da William Shakespeare
progetto, adattamento e regia di Corrado d’Elia
con Corrado d'Elia e gli attori della Compagnia
Tutto parte dal niente. Il nero assoluto. Il buio pesto della colpa e della notte infernale che sembra non potersi dileguare.
Poi il destino chiama tre volte con voci suadenti di vittoria e i tre “salve” illuminano strade di seduzione che spalancano un futuro di potenza e di gloria.
Solo l'ambizione, avvolta su se stessa, può illudersi di diradare una nebbia che non ammette intrusioni.
Macbeth e la sua Lady, fiammelle indivisibili di un girone infernale, appaiono a illuminare con la luce del desiderio e dell'ambizione il buio di un luogo che è non luogo, caverna della mente e dello spirito, nero inferno delle passioni più irrazionali.
Sarà proprio la Lady, orgogliosa sacerdotessa del male assoluto, ad avviare il rito sacrificale per consacrarsi ad una eternità senza fine. A trovare il coraggio per il sacrificio estremo, l'uccisione dell'unico brandello d'amore, l'unica umana resistenza alle potenze eterne del male che già la chiamano regina.
Ma come per chi osa non potendo osare, come per chi gioca con qualcosa più grande di sé, sarà inghiottita dalle stesse forze che avrà evocato, perduta per sempre dal suo orgoglioso atto di superbia, resa folle dalla sua brama di potere.
Così Macbeth, inconsapevole e impotente vittima sacrificale, precipitato nell'incubo più nero da cui non si risveglierà più, rimane solo ad affrontare apparizioni e profezie, perduto in un crudele allucinato supplizio, travolto dalle stesse forze del male che ha creduto di poter governare.
Nel gioco infernale dell'autodistruzione mentale non ci è dato sapere se davvero sia Macbeth a uccidere o se tutto sia soltanto uno stato di alterazione.
La paura prende forma e si insinua nei meandri della mente, divora dall'interno e uccide. Una volta iniziato, il supplizio non può essere fermato. Quel che è fatto non può essere disfatto. È l'inferno generato dall'ambizione. Il giorno cessa di sorgere e il buio diventa padrone del tempo. Il buio regna sovrano e gli incubi si fanno beffa dell'uomo.
La dimensione è quella onirica e orrorifica di un grande incubo.
Il ritmo quello concitato di un cuore in stato d'alterazione.
Il luogo è uno spazio scenico nudo, labirinto inciso nel nero dove la luce del giorno non giungerà mai.
Qualche estratto dalla critica
“Ancora una volta, Corrado d'Elia dimostra di saper maneggiare con elegante disinvoltura il linguaggio della scena, soprattutto nei suoi aspetti più visivi.” (Sara Chiappori, Repubblica)
“Tutta l'attenzione è concentrata sul folle e autodistruttivo rapporto tra Macbeth e la sua Lady, ma anche, in parallelo, sui riti satanici che oscure creature continuano a compiere intorno a loro. […]
La loro sanguinaria ascesa al potere assume così la dimensione onirica di un grande incubo della mente, in cui i due saranno travolti dalle stesse forze del male che avevano creduto di poter governare.”
(Claudia Cannella, Il Corriere della Sera)
“Un capolavoro horror per ritmo e gusto che non può lasciare indifferente il pubblico, dove le ombre di una tragedia storica rivelano la condanna di un'umanità da sempre attratta dal miraggio di un potere assoluto e impossibile.”
(Claudio Elli, Puntoelinea.leonardo.it)
“Viaggio infernale e terrificante dove le ambizioni e lo spaesamento di una mente sconvolta prendono forma attraverso le parole del grande Bardo, lo spettacolo mette in scena anche la paura che si insinua dentro, divora e uccide.” (Patrizia Rappazzo, il Giornale)
“Un allestimento onirico fino all'incubo, una tragedia del sangue e del potere che sospinge la coppia maledetta verso lo stesso destino delle sue vittime."
(Il Giorno)
L.L. 25/11/2013
E.I. 20/11/2013
M. E. 14/11/2013
TI HO...
...visto sabato sera nel Macbeth.
Appassionante e travolgente...come sempre.
Buona estate,
L. 24/07/07
Ieri sera lo spettacolo è stato assolutamente eccezionale; ci complimentiamo per la bravura del gruppo.
La rappresentazione del Macbeth era qualcosa di unico ed è stata molto apprezzata.
A tal proposito la ringraziamo nuovamente per l'invito ed i biglietti a noi riservati.
A.P. 19/07/07
A me invece è piaciuto proprio perchè horror!
Mi sembrava di stare sul set di un film di Roger Corman!
Bello bello, anche le musiche e le luci.
E' vero però, chi non conosceva il testo ha fatto fatica a capirci qualcosa.
Ma chi se ne importa? Con una Lady Macbeth così SUBLIME, il resto quasi non conta...
S. 13/07/2007
Semmai dubbio ci avesse sfiorato, il tuo Macbeth conferma che c'è ancora un teatro capace di sorprendere, indagare, sconvolgere.
Grazie.Un abbraccio
R.G. 10/07/2007
Guardatelo.[...]
L'estasi comincia appena compare, ed e' come se sentissi il suo odore.
Quegli uomini che diventano affascinanti perche' perfettamente in sintonia con il loro elemento.
Ecco: nel suo caso, questo elemento e' il palcoscenico.
Questa notte Corrado mi ha sfinito con un Macbeth mozzafiato, una roba mai vista. Un'orgia di musica, immagini e dannazioni che mi hanno lasciato stremata.
Ma fosse solo Macbeth.
No.
Corrado mi ha regalato, nel corso di questi anni, un Amleto incantevole, un Cyrano sognante, uno Jago che faceva scomparire Otello come se fosse forfora al vento.
E poi Caligola.
Tanto che a fine serata ho rubato un pezzo di sceneggiatura e me lo sono portato a casa.
Il mio amore per il teatro, l'amore quello vero, e' partito da li', e' nato dalla sua piscina piena di palline insanguinate e di solitudini assassine.
Corrado non e' solo un ottimo attore e un interprete superbo, Corrado e' il teatro.
Un regista geniale. Dall'arte pura e indimenticabile. Di quelle che ti lasciano il segno.
Mi trovo a sbavare come una ragazzina davanti al suo corpo di cui ormai conosco ogni movimento da ribalta, al suo sguardo folle mentre si lascia dominare dai suoi personaggi, alla saliva che sputa mentre ridona la vita a parole scritte secoli fa come nessuno prima d'ora.
Mi domando sempre se un uomo cosi' sia capace di amare qualcosa che non sia il lavoro che fa come il lavoro che fa.
Certo e' che il miracolo che regala all'arte ad ogni spettacolo mi lascia senza parole.
Sazia.
Sodomizzata dalla sua figura ambigua, me ne vado a letto con una pienezza nuova, ogni volta nuova.
E non smetto di applaudire
N. pubblicato sul blog: http://blog.myspace.com/index.cfm?fuseaction=blog.view&friendID=116913072&blogID=286187014
buongiorno!! volevo semplicemente ribadire quello che da novembre ho iniziato ad osservare....com'è possibile che ogni tuo spettacolo, caligola amleto enrico IV cirano machbeth, sia così...
così TROPPO...
un aggettivo giusto credo non ci sia, c'è solo quest'avverbio...
un condensato di emozioni allo stato puro, sensazioni così diverse, le luci, le musiche, i gesti, le parole...tutto...
troppo fino in fondo, in ogni tuo spettacolo, da regista e da attore.
grazie per ciò che fai,
grazie per l'anima che metti nel fare tutto questo,
grazie perchè sei uno degli unici, rarissimi che a teatro sanno emozionare, molto più frequente è rimanere indifferenti, ti assicuro...
geniale....
V. 8/07/07
io l'ho visto ieri sera ed è stato veramente emozionante, sin dal primo istante.... la tragedia che cresce inesorabile e che per tutta la durata dello spettacolo mi ha tenuta in tensione nell'attesa del momento successivo e poi ancora e ancora.... fino al monologo finale!
Bellissimo il gioco di luci sulle mani, sui movimenti, sulle apparizioni e anche sul fondo... ci sono stati 2/3 momenti in cui le luci e la scenografia sullo sfondo creavano volumi e profondità particolari per cui mi aspettavo che qualcosa si trasformasse, accadesse...
Incredibili le musiche - davvero sembravano fatte apposta!
Le apparizioni delle anime, dei morti, delle streghe, la musica e il fantasma di Banquo .....tutto!!!!
Complimenti a tutti e in particolare a Corrado!
C. 06/07/07
Spettacolo inquietante che mi ha riportato in quello stesso inferno che ho vissuto durante tutto l'anno con i miei compagni di corso (abbiamo lavorato su Macbeth).
Lavoro molto interessante, complimenti vivissimi a Sabina, semplicemente straordinaria. Mi sono piaciuti tantissimo gli "incappuciati", perfetti e molto forti.
"Vuol sangue tutto questo e sangue si sa vuol sangue".
M.S. 06/07/07
angoscia terrore panico ansia....e eccitazione frenesia....tetro spettrale ma attraente....C'era sempre qualcosa,un rumore o una luce o un'immagine che mi faceva sobbalzare sulla poltrona..,..e le musiche ...azzeccatissime!!!
Fantastico..peccato che poi stanotte non abbia dormito :-(
C. 06/07/07
ha preso il volo, bravi!
L'incubo, le immagini, le atmosfere infernali...tutto si sussegue in un delirio ritmico.
Poderosa l'idea e la regia.
il potere, l'avidità, la fame, le profezie come morbo degenerativo fino al monologo finale da brivido.
dopo è consigliabile una passeggiata...
ste
S. 05/07/07
La prima del macbeth è stata terrifica, lo spettacolo è terrifico, come annunciato nelle news del sito, ed è certamente un'esperienza, per i cultori del genere e per gli amanti della Compagnia, da non perdere!
Rispetto alla prima edizione il cast è nettamente migliore, lo spettacolo quindi molto godibile.
Un plauso a tutti, a Gustavo La Volpe, ma soprattutto a Corrado d'Elia e Sabina Villa.
Corrado, un po' Caligola e un po' Novecento, da molto di sé regalandoci un Macbeth succube e indifeso. Sabina Villa è veramente cattiva, la colonna sonora sembra fatta apposta per lei! dipinge una Lady a volte da repertorio, spesso possente e genialmente malefica: quei lampi di terrore, di paura durante la cena (quando Macbeth vede il fanstama di Banquo) rendono la sua Lady molto umana.
Tanta merda per il proseguimento delle repliche, insieme ad un saluto all'instancabile elisa
A. 4/07/07
Siete stati davvero tutti, ma dico tutti, ECCEZIONALI!!! complimenti vivissimi perchè ancora una volta la compagnia si è trovata a offrire l'energia giusta per entusiasmarci! Ottimo spettacolo, corrado, ottime le luci di andrea, ottime le interpretazioni!!
alla prossima stagione, allora!!
S. 04/07/07
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