“CANTIERE CIRCE”

“I miti sono veri moltiplicatori di vita,
dove finisce la loro storia, inizia la nostra.”

Perché Circe: Circe è un personaggio enigmatico e ieratico che ha sollecitato nei secoli numerose interpretazioni. L’incantatrice che trasforma gli amanti in porci. L’archetipo della donna pericolosa, seduttrice e ingannatrice, simbolo della tentazione che la ragione deve contrastare. Amante di Odisseo e molto lontana dalla figura femminile tradizionale, per molto tempo è stata messa in antitesi con il personaggio di Penelope, la sposa
perfetta.

Chi pensa a Circe la immagina prevalentemente nella sua variante omerica “canonizzata” e molto spesso “moralizzata”. Ma Circe è molto di più di tutto questo. Troppo umana per gli dei da cui viene derisa, troppo divina per gli uomini da cui viene temuta. È una donna indipendente, bella e sapiente che si confronta con una società che le è ostile, che male riesce a sopportare la sua autonomia e il suo rapporto con il potere, maschile, da sempre. È donna immortale dal carattere indomabile, capace di contrastare gli dei più potenti ma ricca dei sentimenti più comuni ai mortali. E proprio come i mortali, Circe ama e soffre per amore, per l’abbandono, per la paura di perdere i suoi cari. Anche la sua decisione di trasformare gli uomini in porci nasce dalla necessità di proteggersi e non da uno spietato diletto.

Circe prima di tutto donna: Circe è stata sempre silenziata, come tanti altri personaggi femminili di tutti i tempi, ma ora sarà proprio la sua “voce umana”, così simile alla nostra, a raccontarci una storia differente.

Cantiere Circe, non è solo un gruppo di lavoro, un luogo di incontro e un laboratorio di ricerca, ma anche e soprattutto un esercizio di sguardo, di scoperta e di osservazione per generare nuove visioni, nuove possibilità interpretative tracciando vie d’uscita da ogni costrizione identitaria e di genere. L’obiettivo dichiarato per il triennio 2023-25 è quello di creare spettacoli che facciano emergere e valorizzino una coscienza e un immaginario femminile. Circe è un modello potente e non sacrificale, è una forza primordiale, vasta e antica. Per questo partiamo da lei. Non è necessario in Circe un vero e proprio lavoro di contro mitologia per portare alla luce una coscienza femminile e dissolvere le narrazioni costruite per celarla e tenerla a bada. La sua potenza è già tutta lì. Bisogna solo spostare lo sguardo.

Cantiere Circe vuole essere anche luogo di esperienza per gli attori più giovani. La Compagnia Corrado d’Elia infatti da anni propone nel proprio repertorio nuove produzioni inserite nella categoria ‘progetto giovani’ interamente dedicate a giovani artisti e alla loro creatività.

Punto centrale del progetto è la scrittura di un nuovo testo teatrale, una nuova drammaturgia che racconti una visione contemporanea di Circe valorizzando una coscienza e un immaginario femminile, scardinando l'interpretazione canonizzata e stereotipata che molto spesso si ha di questo personaggio. La sua potenza è vasta e sfaccettata, a volte ambigua. Circe diventa così un modello, per il modo in cui in cui appartiene a sé stessa, destabilizzando le griglie comportamentali e di ruolo da sempre imposte alla donna.

Primo obiettivo di Cantiere Circe sarà l’ideazione e la realizzazione dello spettacolo Circe che sarà in scena dal 4 al 14 Maggio 2023 presso la Sala Cavallerizza del Teatro Litta di Milano.

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